Il settore della ristorazione ha visto un’impennata negli ultimi anni. E non è difficile accorgersi che insieme è cresciuto anche l’interesse per i cocktail, che hanno vissuto un vero e proprio rinascimento che pone enfasi sulla qualità e non sulla quantità. I consumatori vogliono bere meglio, non necessariamente di più, e sono alla ricerca di nuove esperienze, di sapori differenti e di bevande qualitativamente superiori.
Il 2018 è stato l’anno del ritorno dei grandi classici, del mezcal, del foraging e dei cocktail da aperitivo, con spritz, saké e shochu grandi protagonisti di molti cocktail.
Analcolico, o leggero
Dato l’alto interesse per il benessere, stanno guadagnando terreno nei menu le bevande low e no alcol. Che permettono di disporre del drink adatto per ogni occasione, senza rinunciare al gusto. Brand, mixologist e barman ribadiscono da decenni che il sapore è la chiave di tutto, e le varianti low-proof consentono ai consumatori di apprezzare il gusto della bevanda mantenendo entro i limiti l’assunzione di alcool. Questi cocktail sono particolarmente adatti per essere bevuti di giorno e per chi non vuole esagerare.
Più attenzione all’estetica
L’occhio vuole la sua parte anche in fatto di cocktail. Saranno sempre di più le creazioni la cui forza trainante è la fotogenicità e la condivisibilità sui social, in particolare Instagram. Per far risaltare i drink saranno sempre più presenti bicchieri dall’aspetto accattivante, decorazioni originali e ghiaccio in forme particolari. I bar sperimentali azzardano già oggi effetti speciali come fumo e liquidi che cambiano colore. Ma non sono solo i cocktail più esagerati che spopoleranno su Instagram. I consumatori scattano sempre più foto di cocktail più autentici, come un bel Moscow Mule in una tazza di rame.
Sostenibilità
Nell’ultimo anno il termine sostenibilità ha significato per il mondo della mixology fare a meno delle cannucce di plastica e moderare nell’uso dei tovaglioli di carta; quest’anno i barman alzeranno l’asticella ulteriormente. L’intero settore è scosso da un movimento antispreco – i baristi ricicleranno sempre di più trovando nuovi modi creativi per utilizzare la frutta avanzata, gli steli di menta, i noccioli degli avocado e altre cose che altrimenti andrebbero buttate. Ma sostenibilità vuol dire anche usare meno acqua e fare altri sforzi eco-consapevoli.
Fonte: Esquire