Bere birra fa bene, lo dice anche un vecchio adagio, “chi beve birra campa cent’anni”, quindi anche solo questo basterebbe a confermare la tesi, visto che spesso i modo di dire rappresentano la saggezza dei popoli e, in moltissime occasioni, colpiscono nel segno. Ma invece si ritiene che la birra possa essere all’origini di una serie di problemi per l’organismo, non ultimo la predita di controllo del peso corporeo, ma questo è vero quando si esagera, quando si beve senza moderazione, senza equilibrio, ma questa è una regola generale che vale per tutto. Quindi, bere birra moderatamente, fa bene all’organismo, in quanto è ricca di alcune sostanze, note da tempo, per i loro benefici effetti.

Secondo alcune recenti ricerche e tra queste quelle della Facoltà di Medicina dell’Università di Granada e del Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica di Madrid, la birra non ingrassa, è in grado di reidratare l’organismo dopo un esercizio fisico, riduce il rischio di calcolosi renale, previene il morbo di Parkinson, contiene silicio, vitamine del gruppo B, fibre e una nutrita schiera di antiossidanti, i nemici dei radicali liberi.

Alcuni, a queste caratteristiche, aggiungono anche la capacità di accrescere i livelli di colesterolo HDL, quello che fino a poco tempo fa era considerato il colesterolo buono, ma che poi è stato declassato a colesterolo da recenti ricerche che hanno sfatato il mito della sua funzione di spazzino.

Innanzi tutto non ingrassa e questo grazie al suo basso contenuto di kcal per ml, 43 per la birra alcolica e solo 17 per quella priva di alcool. Ovviamente, la cosa è vera se si beve la birretta, mentre se se ne beve in abbondanza, le cose cambiano radicalmente.

E’ in grado di reidratare l’organismo dopo l’esercizio fisico, in quanto è in grado di reintegrare i liquidi e i Sali minerali persi durante l’attività fisica, grazie anche al suo alto contenuto di aminoacidi, vari Sali, vitamine del gruppo B e antiossidanti. Inoltre, essendo la birra composta per il 93% di acqua, è tra le bevande più dissetanti in assoluto.

il magnesio di cui è ricca, elemento eccellente per l’organismo, contrasta l formazione dei calcoli, grazie anche al fatto di essere povera di calcio.

Secondo alcuni recenti studi, come quelli indicati in precedenza, sembrano dimostrare che un moderato consumo di birra riduca il rischio di contrarre il morbo di Parkinson, la malattia degenerativa neurologica che colpisce i soggetti oltre i 50 anni, anche se negli ultimi anni tale soglia sembra essersi significativamente abbassata.

Ma una delle sue migliori caratteristiche è senza dubbio l’alto contenuto di antiossidanti in grado di contrastare la formazione dei radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare e della decadenza dell’organismo, visto oltre tutto che il loro assorbimento è maggiore rispetto a quanto avviene con quelli assunti con altri alimenti.

La birra è ricca di vitamine del gruppo B e della B12 in particolare, vitamina presente soprattutto negli alimenti di origine animale, indispensabile per il buon funzionamento del sistema nervoso. Ma non solo, visto che è elevato anche il contenuto di vitamina B6 e B9, importanti per la protezione contro le malattie cardiovascolari.

Infine è ricca di fibre, cosa che potrebbe sorprendere vista che si tratta di una bevanda, fibre solubili derivate direttamente dalle pareti cellulari dell’orzo.
Questi i motivi, secondo gli esperti, che consigliano un consumo moderato di questa oltre tutto ottima bevanda, moderatamente alcolica, senza considerare poi quelle prive di alcool, eccellente amica della tavola di tutti i giorni e, in particolare, di alcuni piatti tra i più amati. Cosa sarebbe mai una pizza senza una buona birra; perderebbe una buona percentuale della sua bontà.